PIL, pensioni e misura del benessere di un paese

  • 31 / 05 / 2021 250 Views

Il Presidente:
carissimo Professore eccoci ad un nuovo appuntamento con la nostra rubrica; iniziamo subito dicendo che la misura del benessere di un paese è legata a quello che viene chiamato PIL (prodotto interno lordo) che, semplificando al massimo, rappresenta il valore dei beni e servizi prodotti in un anno in un paese. Le pensioni sono ormai strettamente legate a tale parametro. In particolare è il metodo di calcolo contributivo quello maggiormente influenzato da tale parametro.
Il Professore:
assolutamente sì, il metodo contributivo come detto il capitale versato produce un rendimento composto, a un tasso legato alla dinamica quinquennale del PIL appositamente calcolato dall’Istat con riferimento al quinquennio precedente l’anno da rivalutare. La rivalutazione dei contributi in base all’andamento del PIL fa sì che, quando il prodotto interno cresce in misura minore rispetto agli anni precedenti, minori sono le risorse a disposizione del sistema previdenziale, consentendo di evitare che il debito previdenziale cresca indipendentemente dall’andamento della disponibilità di risorse da parte dell’economia nazionale.
Ma come si noterà l’andamento dell’economia impatterà anche sull’importo della pensione che si riceverà.
Sul punto il dl 65/2015 a fronte di una la media negativa della variazione quinquennale del PIL ha cristallizzato la perdita nell’anno 2014 per le pensioni decorrenti dal 2015 stabilendo che il montante contributivo non dovesse essere svalutato applicando, un tasso di rivalutazione pari ad 1.

Il Presidente:
possiamo dire che tale situazione data l’avversa congiuntura economica legata ai recenti eventi Covid19 è probabile che si riproporrà con tutta evidenza. [continua a leggere]

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