Pillole di previdenza: pensione e mercato del lavoro

  • 03 / 05 / 2021 311 Views

Il Presidente: carissimo Professore il tema dell’età pensionabile è un ” classico ”  che torna alla ribalta periodicamente. Per capire il perché dì ciò, ci potrebbe spiegare come funziona il sistema pensionistico pubblico italiano.
Il Professore: Il sistema pensionistico pubblico obbligatorio può essere sinteticamente definito come l’insieme delle regole e dei meccanismi volti, da un lato, a reperire i contributi versati dai lavoratori e dal datore di lavoro e, dall’altro lato, ad erogare le prestazioni monetarie a coloro che cessano l’attività lavorativa per tutto il periodo della vita residua.
Come tale è finalizzato a coprire il rischio di sopravvivenza, cioè di mantenersi in vita anche quando termineranno i flussi di reddito da lavoro. A questi si sostituisce un pagamento periodico vitalizio, la pensione, che può essere di importo più o meno vicino al reddito in età lavorativa. Il rapporto fra l’importo della prima pensione e l’ultimo stipendio è detto tasso di sostituzione Il sistema è obbligatorio per le evidenti finalità pubblicistiche che soddisfa.
La previdenza pubblica trova fondamento nell’art. 38, secondo comma della Costituzione: “I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.”
Ogni sistema pensionistico deve trovare un equilibrio fra le risorse che sono raccolte in termini di contributi versati e pensioni erogate ai pensionati.
Il sistema di finanziamento in Italia è detto a ripartizione. Tale definizione deriva dal fatto che i contributi degli attuali lavoratori servono per erogare le pensioni correnti. Chi lavora paga chi è in pensione. Esso si distingue da quello a capitalizzazione dei fondi pensione, dove ognuno paga per sè.

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