Il fuso orario errato! Anche per l’anno 2021 il Carabiniere non mangia. Quanto incide una alimentazione errata sulla saluta del carabiniere.

  • 24 / 10 / 2021 283 Views

Questo sindacato ha appreso di talune situazioni sconcertanti inerenti alla consumazione del vitto dei Militari in servizio della linea mobile al 3º Reggimento Lombardia che fruiscono del T.A.G. Sono infatti giunte diverse segnalazioni a questa segreteria poiché il personale del 3º Reggimento Lombardia, impiegato in Ordine Pubblico, è stato segnato a memoriale del servizio per la giornata di domani a consumazione vitto per il secondo ordinario - pasto comunemente chiamato nel mondo reale CENA - alle ore 16:00!

Sì, alle ore 16.00 e stiamo parlando della consumazione della cena, non della merenda o di un pranzo posticipato per motivi di servizio ma proprio della cena serale! Alle 16.00, circa un’ora prima dell’ora canonica del tè per intenderci. Quella di domani sarà l’ennesima volta che i pasti serali verranno consumati prima di un servizio ad orari impossibili e, seppur correttamente rappresentato dai Militari secondo i canali ordinari previsti e pienamente quindi a conoscenza di tutta la scala Gerarchica del Reparto fino al vertice del Comando di Corpo, per l’ennesima volta si cenerà ad un orario indecente e per di più peggiore del solito: a tre ore circa dal pranzo e ben tre ore prima di un orario di cena vagamente accettabile, nel bel mezzo del pomeriggio ad un’ora che è addirittura precedente a quella di una canonica merenda pomeridiana!

 Chiediamo a gran voce che il Comandante Generale, il Ministro degli interni e il Ministro della Difesa, intervengano una volta per tutte verso quei comandanti e quelle situazioni indecorose da loro stessi ingenerate, che ledono fortemente la dignità del personale, affinché pongano in atto soluzioni più consone, umane e rispettose per garantire il diritto alla consumazione dei pasti in servizio, magari con la stipula di convenzioni per la somministrazione dei pasti fuori sede (diverse già ne esistono sul territorio e andrebbero utilizzate) oppure, vista la scarsa possibilità organizzativa, come già in situazioni analoghe, ricorrere al previsto istituto dei buoni pasto, permettendo agli operatori di acquistare e nutrirsi in autonomia ad orari consoni.

Il SIM Carabinieri auspica che l’attenzione per questi “dettagli”, ritenuti minimali da chi ha il dovere del comando e non destinatario dei propri provvedimenti, possa ricevere il giusto indottrinamento circa il rispetto e l’attaccamento verso i propri uomini che a qualsiasi orario del giorno e della notte - all’addiaccio o alla calura - per strada, sono per servire con professionalità e dedizione il popolo italiano e che, quantomeno, meritano il rispetto della loro dignità di uomini.

 Il SIM Carabinieri affronterà con professionisti dell’alimentazione la problematica in relazione alla salute dei militari, chiedendo nelle opportune sedi la valutazione e gestione del rischio in relazione lo stress lavoro-correlato, ricordando a lor signori che la misurazione dello stress è un obbligo di legge, con ripercussioni che possono essere devastanti, valutando attentamente l’incidenza e gli eventuali danni alla salute.

 

 

Antonio Serpi

Segretario Generale Nazionale SIM Carabinieri




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