Comunicato stampa SIMCC LAZIO

  • 20 / 08 / 2021 199 Views

ROMA – Giungono a questo sindacato numerose lamentele da parte dei propri iscritti relative a una nota pervenuta in data odierna di altra sigla sindacale. Il SIM CC condividendo in pieno l’evidenziata contraddittorietà della disposizione circa l’obbligo di certificazione verde (green pass) per poter accedere ai locali mensa (certificazione che non è richiesta, incomprensibilmente, a chi confeziona/distribuisce i pasti) già aveva affrontato la problematica lo scorso 17 agosto. Come sindacato eravamo e rimaniamo dubbiosi sulla effettiva applicabilità della normativa che impone il divieto di accesso ai locali chiusi adibiti alla ristorazione (salvo per il tempo strettamente necessario a prelevare il pasto ed uscire) a chi non ha il green pass (e quindi alle mense/esercizi convenzionati ai militari senza green pass) stante l’apparente contrasto con l’art. 36, RE 2021/953 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 14 giugno 2021, il quale sancisce che “è necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate” e specifica che “[…] il possesso di un certificato di vaccinazione […] non dovrebbe costituire una condizione preliminare per l’esercizio del diritto di libera circolazione […]”, contrasto che l’art. 9, co. 9, d.l. 22 aprile 2021, n. 52, risolve in favore della normativa europea. Ciò premesso, l’aspetto che ha suscitato stupore e sconcerto a molti nostri iscritti è stato leggere, in quel comunicato, una latente critica al Comando Carabinieri Banca d’Italia in generale ed al dipendente Reparto Scorte in particolare. Sembrerebbe, da quanto scritto, che nulla o poco più sia stato fatto da quei Comandanti per adempiere agli obblighi normativi o, peggio, per tutelare il benessere dei propri militari. Ebbene, risulta al SIM CC,
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